Benvenuti al Teatro della Posta Vecchia.
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Studio Cappelli...

Le visioni

con

ALICE FERLITO

e FRANCESCO BERNAVA

Costumi e Scene

Vincenzo La Mendola

Ricerca musicale

Giampaolo Terranova

Nota di Regia

Il testo e` insidioso e pieno di trabocchetti. Il delirio naturalistico e minimale, ambientato in una miserabile Italietta degli anni Sessanta, a una lettura poco attenta puo` sembrare scarsamente dotato di una vena originaria limpida e necessaria; ma a uno sguardo piu` accorto non sfugge la mostruosa e depravata sottocultura piccolo-borghese che invade ogni respiro del dramma, incarnandosi in una donnina in apparenza docile e insignificante. Lintelligenza dellautore sta nel nascondere, dietro la follia della normalita`, un processo culturale drammatico che ha vissuto il nostro paese: la protagonista del dramma porta in se´ la miseria degli anni in cui divenne importante avere piuttosto che essere.

Ecco, sulla scena compare Anna e Tonino:

Anna, ombra leggera e incerta continuamente alla ricerca di se,delle sue radici,dei suoi ricordi, dei suoi affetti, della sua veritàdi donna.

Tonino, ombra ossessiva. Ombra della passione di Anna. Ossessione di Anna.

Lentamente prendono corpo le sue ossessioni,macerate in lunghe solitarie notti,nel chiuso di una stanza in una penombra, lentamente prendono corpo le sue ossessioni, in uno spazio ideale dove anche il reale è destinato a sfumare nel sogno e la verità nella finzione.

La scena e nelle sue linee molto essenziale ma,contemporaneamente,tende ad evidenziare e sottolineare lindole ossessiva della protagonista.

Gli elementi presenti più che descrivere un ambiente servono ad evocare e suggerire unattmosfera evanescente e rarefatta.

Un sapiente gioco di luci,mai piene ma sempre lievemente soffuse,aiuta a creare una leggera penombra,spazio ideale dove possono prendere corpo le fantasie di Anna.