Benvenuti al Teatro della Posta Vecchia.
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UN QUASI VARIETA'

In fondo, sono bravi ragazzi ma il problema è che sono convinti di far ridere. Li ho consigliati vivamente di smettere ma, credetemi, non ci sono riuscito. Ho tentato di dissuaderli in ogni modo e con ogni mezzo ma, alla fine, sono loro che hanno coinvolto me. Pensate che sono riusciti  a trascinarmi di nuovo su un palcoscenico, in veste di attore,  dopo circa 25 anni !….E adesso, accettata la sfida, me li devo sopportare fino alla fine…..

         Fatale fu l’incontro con Simona Carisi, che non vedevo da vent’anni e che ho ritrovata “intatta” (e quindi… incorreggibile come allora) e sempre dotata di un talento naturale nel cogliere il lato comico delle cose della vita. A Simona si sono aggiunti la splendida voce di Grazia Sinagra, la spontanea simpatia di Angelo Orefice, l’esperienza teatrale di Giovanna Scarano, la meticolosità di Daniele Calandrino (mio giovane parente “di belle speranze”…eh eh…) e il talento tecnico di Giovanni Serio. E tutto ciò, si è trasformato per me in un forte stimolo ad accettare questa nuova avventura e a dare vita a questa banda di smidollati.

                                                  

Nel confezionare, quindi, questo spettacolo, che già dal primo giorno ho definito un “quasi varietà” (definizione promossa successivamente titolo), ho cercato di coniugare la comicità innata di ciascuno di noi con gli elementi più significativi del varietà tradizionale, senza dimenticare (per carità!) le immancabili ballerine. Sono arrivate quindi, Carmelina Albore, Francesca Baccano, Carmen Fugallo, Mariarita Di Gloria e Sara Zicari che, magistralmente “coreografate” da Liana e Daniela Bartolomeo, completano il quadro.

         Ci vedrete pertanto, per un’ora e mezza circa, in veste di attori, finedicitori, cantanti, comici, ballerini e chissà cosa ancora, con la simpatia, l’entusiasmo e l’incoscienza (dico io) di sempre.

     Come qualcuno ha già detto prima di me, “non vi stupiremo con effetti speciali”. “un quasi varietà” 
 è uno spettacolo senza grandi pretese, tranne quella di divertirci e di (speriamo) divertirvi.

               Pippo Calandrino