Benvenuti al Teatro della Posta Vecchia.
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Premessa

 

Le fiabe, se viste in un’ottica epistemologica ed antropologica allargata, non sono soltanto patrimonio della letteratura infantile ed adolescenziale, ma rappresentano la base dell’antica cultura dei popoli, per questo sono state rivalutate e riscoperte  anche nella psicologia e nella psicoterapia, nell’educazione e nell’arte.

Il linguaggio delle fiabe accomuna grandi e piccoli, ha un’origine popolare ma si sposta  fino alla cultura del balletto classico dove la rappresentazione riesce ad esprimersi oltre ogni parola.

Il tempo della fiaba è quello del sogno…il balletto classico lo realizza.

 

 

L’idea progettuale

 L’idea è quella di  unire la presentazione di un libro

 con la rappresentazione di alcune variazioni dei più famosi balletti romantici, (Il lago dei cigni, La bella addormentata, Giselle, Coppelia) e  nasce proprio dalla consapevolezza che esiste uno “spazio”, quello riservato all’immaginazione e la fantasia dove  ognuno di qualsiasi età, razza e cultura può fare il suo percorso di crescita.

Le fiabe del libro hanno le caratteristiche narrative delle fiabe classiche, seguono cioè lo schema di Propp, aggiungendo ai temi classici quelli più educativi e terapeutici che riguardano l’assertività, cioè l’espressione delle proprie idee senza pregiudizi, né impulsività, evitando l’ aggressività, ma senza subire gli altri esprimendo comportamenti passivi.

 

La quanta di copertina del libro rende l’idea del contenuto:

 Si può educare all’amore per sé stessi e per gli altri?

Può un “io” bambino  diventare un “noi” adulto?

Certamente si!

Il bambino costruisce se stesso anche attraverso quello che l’altro, l’adulto,  gli restituisce o gli dona.

Regaliamogli una fiaba!

 Educhiamolo prima possibile ad essere “assertivo”, ad esprimere liberamente, ma senza impulsività, le proprie idee, opinioni, sentimenti, nel rispetto degli altri, anche attraverso la lettura.

Con il linguaggio semplice ed immediato delle fiabe, il libro si propone di indirizzare ad una crescita armonica, attraverso una comunicazione che non sia né aggressiva né passiva.

 Raccontiamo, leggiamo, interpretiamo una fiaba; entriamo in quel mondo speciale in cui, insieme alle parole, scorrono emozioni  e magiche atmosfere.

 La fiaba è il luogo fantastico dove adulti e bambini si possono incontrare senza rischi di incomprensioni: ognuno trova quello che vuole, ognuno fa il proprio percorso immaginario.

Le fiabe “assertive” hanno come valore aggiunto quello di trasmettere messaggi di pace, tolleranza, indipendenza ed amore.

 

Quando finalmente si ritrovarono una di fronte all’altra capirono che a loro non serviva più nessuno specchio. L’anima non ha bisogno di occhi per vedere”.

 

Rivolto a genitori e figli, a psicologi, pedagogisti ed insegnanti, a tutti quelli che credono che la comunicazione efficace ha dimora soltanto nell’Amore.

 

Ogni fiaba è incorniciata da un telaio i cui quattro lati sono costituiti da:

1) la presentazione di un tema specifico inerente      l’ambito dell’autoaffermazione;

 2) una possibile analisi del testo per riflettere ed approfondire;

 3) una scheda per ripensare e comprendere

 4) un gioco da fare in gruppo per imparare a drammatizzare e creare.

 

L’autrice, Lia Iacoponelli, nata ad Agrigento il 6/10/60, è medico, psichiatra, psicoterapeuta.

Dirige il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare dell’AUSL 6 di Palermo (CeDiAl); svolge attività clinica, formativa e di prevenzione.

  

I disegni del libro, che sono stati realizzati da Giuseppe Iacoponelli, Laura Iacoponelli, Silvia Spinnato, faranno da scenario ai balletti del corpo di ballo di Aurea Storti.

 

Le ballerine si alterneranno sul palco eseguendo n 5 variazioni sulle musiche di Ciajkovskij per il lago dei cigni e la bella addormentata, Adam per Giselle, Leo Delibes per Coppelia.