guardami
Atto unico
libero adattamento dal monologo “Le Bel Indifférent”di Jean Cocteau
(traduzione del testo di Simona Argentieri)
BREVE SINTESI DELLO SPETTACOLO
“Una misera stanza d’hotel, rischiarata dai
richiami pubblicitari della strada. Divano letto.
Grammofono. Telefono. […]”.
Con questaimmagine regalataci dall’autore francese Jean
Cocteau, si leva il sipario su uno dei più seducenti
ed intensi monologhi femminili del Novecento.
“Scritto per la Signorina Edith Piaf”, carissima
amica di Cocteau, e da lei stessa interpretato nella
prima messinscena del 1940, “Le Bel Indifférent”
è la storia di una cantante di successo che rientra
in albergo dopo il suo spettacolo, attendendo il
ritorno del suo uomo. Al suo arrivo, lei inizia a
parlargli e ad elemosinare attenzioni, ma lui si
nasconde dietro la lettura di un giornale.
La figura dell’uomo, già precaria e sbiadita, si fa
a questo punto da parte per cedere la scena alla
donna, all’amante, all’artista. In un fondersi e
confondersi di voci e fantasmi, in una stanza che si trasforma in prigione del corpo e della mente;
una trama essenziale diventa l’occasione per parlare di sentimenti universali come abbandono e
sofferenza, amore e disperazione.
Ma “Guardami” è soprattutto un perverso motivo psicologico fatto di attesa e finzione, in cui un
pizzico di divismo tipicamente femminile dà vita ad una sorta di rituale amoroso, vissuto con la
consapevolezza che “ci si potrebbe uccidere a questo gioco”.
Interpreti:
(in ordine di apparizione) Simona Argentieri, Federica Raccuglia, Marianna MessinaRegia:
Giulia RandazzoCostumi:
Viviana Lo VerdeAcconciature:
Laura RaccugliaFoto di scena:
Antonio CalabreseAssistenza tecnica:
Daniele De Lisi