Benvenuti al Teatro della Posta Vecchia.
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"Tracce di Mamme" liberamente ispirato a "Mamma" di Annibale Ruccello racconta il lento e implacabile tormento di una donna smarrita nel labirinto della sua mente offuscata, una donna alla deriva, schiacciata dalla follia e dalla memoria, da ricordi spesso abbaglianti, dal dolore di una perdita assurda e maledetta, affaticata da un ruolo e da una vocazione, da un'allucinazione che crede vera e reale e in cui continuamente si perde.

In una scenografia essenziale, attraverso un sapiente gioco di luci, prende vita la parola di Ruccello, assaporata e restutuita con forza nuova, rivissuta nella sua brutale dolcezza e nella sua morbida crudezza.

Una pazza che crede di essere la Madonna e una madre che scopre con orrore la gravidanza della figlia.

La vicenda si gioca tutta sulla trama delle affinità e dei contrasti: la maternità di Adriana e quella della pazza del manicomio nascono da una insaziabile e avida fame d'amore, ma vengono rifiutate e calpestate da chi vive la religione come superstizione stancamente reiterata; la donna che ripudia la figlia, al punto da imporle il suicidio, rivela con inaudita ferocia il lato oscuro dell'essere madre, l'incapacità di perdonare, agli altri e a se stessi.

Non resta che un groviglio inestricabile di rabbia sacrilega e follia irriverente, su cui domina implacabile l'immagine di una Madonna-Bambola, cui spetta l'ingrato compito di farsi adorare da un'umanità che fa scempio dell'amore.