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SOGNO DI UNA NOTTE DI PALERMO 

 uno spettacolo di Paride Benassai

con

Marcello Mandreucci  Innocenzo Bua

     Teatro in forma di concerto

 Sogno di una notte di Palermo è uno straordinario spettacolo teatrale  in forma  di concerto, un viaggio dentro l’emozioni, il suono della lingua palermitana . Un testo teatrale antologico che s’ispira alla tradizione orale dell’identità culturale siciliana , una messa in scena ironica e poetica per attori e musicisti, una favola, un canto d’amore sospeso tra cielo e terra , come buona parte di un teatro palermitano che in questi recenti anni ha raccontato la Città da un punta di vista “alto.

Sullo”sfondo i vicoli e le trazzere di Palermo…i triunfi , i ricordi e le abbaniate

Tantissima musica in scena con  Marcello Mandreucci per un viaggio, di musiche e parole ,dentro la città popolare e ironica , la città dei ricordi e della memoria…: la città delle emozioni dell’anima.

 Lo spettacolo fa della musicalità della lingua palermitana il suo punto di forza  e le musiche sottolineano, con le loro armonie (tradizione, etno e jazz ) ,  le cadenze e  le sintesi idiomatiche della lingua parlata della Città di Palermo .

  I brani recitati da Paride Benassai, sono frammenti tratti da testi di Paride Benassai, Ignazio Buttitta, Salvo Licata

L’esperienza che si propone è l’esperienza di un teatro-mediterraneo che nasce nella città di Palermo e che ad essa parla, misurandosi con la cultura europea ed internazionale.

Un teatro che mostra il forte legame fra la scena e la città, alla ricerca delle categorie segrete e meridionali

Un testo e uno spettacolo nato nel segno della continuità con tutto un Teatro Palermitano ricco di storia che dagli anni settanta ha messo in scena la musicalità e il rumore poetico, u scrusciu profondo, l’alito di una città complessa;  testi di teatro che rappresentano suggestioni poetiche di  “viaggi” tra vicoli , vaneddi, trazzeri… storie antiche di mercati , di vita e di morte, tra follia e ragione , memorie di sangue e di latte, di madri sempre gravide di figli, sogni e tragedie.

Quello che da tempo si realizza è l’esercizio di un teatro che, partendo dalla propria storia, diventa finestra aperta sul mondo. Un teatro che parte dal legame con il territorio che osserva dentro le case, per costituire consapevolmente un’espressione contemporanea culturale.

Un teatro che guarda dentro l’anima della città e prende da essa tutto ciò che è accuratamente nascosto nella vita quotidiana: l'uso   velenoso e sarcastico dell'intelligenza, la tendenza alla tragedia, lo scetticismo, l'arroganza e la violenza, il gusto per il riso ed il sorriso, rimettendoli di fronte alla città e portandoli sulla scena.